Categoria: le parole

Santo Poro: chi era costui ?

I nomi dei luoghi possono essere anche capricci, astrazioni, descrittivi o immaginifici, sono elementi che ci raccontano molto più di quanto possa apparire a menti apatiche e distratte.  Illustrano...

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OSSERVATORIO: Come parla il Consiglio Comunale…?

Quasi quasi mi viene da ricredermi sulla opportunità di diffondere in rete le sedute del Consiglio Comunale come ho più volte auspicato.   L’ultima seduta ha offerto, al netto della...

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l’Aringolo

E’ rimasto solo il nome, in un vicoletto che non sembra neanche offrire la possibilità di essere percorso.  Un vicolo che non c’è, seppure si chiami proprio così: Vicolo Aringolo....

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stimmularu

In un recente post su Facebook, nel Gruppo “Dialetto matelicese”, è stata proposta la discussione sul termine “stumularu”.  Nei vari commenti sono emerse da subito, oltre alla spiegazione...

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biricóculu

E’ l’albicocca (forse più propriamente la qualità nostrale di seme dolce) che ci viene dal greco e dall’arabo con assonanze varie ( al-berquq, prekòkkion, berykokon, ecc. ).  La...

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baràccula

Baràccula, con la immancabile “v” iniziale molto marcata. Una delle tante parole ormai sempre più rare, quasi scomparsa dall’uso comune; non perché siano scomparse le baràccule (e...

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li spazzìni

Prima che diventasse “netturbino” e quindi “operatore ecologico”, colui che armato di ramazza provvedeva a tener nette le strade e gli spazi pubblici, era “lu scopinu” (tra i salariati...

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a capécce… ce cape

Partiamo dal latino capĕre (prendere, comprendere) che in lingua è il capire con l’accezione, che ormai è prevalsa, di intendere, di afferrare compiutamente con l’intelletto. Restano in...

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‘bbuggeratu

Il parlare aspro prevede che un inganno, una frode,  possano essere definiti sic et simpliciter ‘na ‘nculata, ma capita che per mitigare si ricorra ad altri termini, tra cui ‘bbuggerata. ...

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