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OSSERVATORIO: Come parla il Consiglio Comunale…?

Quasi quasi mi viene da ricredermi sulla opportunità di diffondere in rete le sedute del Consiglio Comunale come ho più volte auspicato.   L’ultima seduta ha offerto, al netto della serietà e gravità dell’argomento (ma sovente capita anche per argomenti più pedestri), uno spettacolo certamente poco decoroso dal punto di vista della esposizione e della comprensibilità.  Certo il Consiglio Comunale di un paesino non è il Parlamento (anche seppure lì di castronerie se ne sentono…), né l’Accademia dei Lincei, ma è pur sempre un consesso pubblico che rappresenta una intera comunità che, per bocca dei suoi rappresentanti eletti, prima di agire, parla, si esprime.  Un luogo pertanto “sacro” direbbe qualcuno… massì, laicamente sacro. 

 E allora spiace vederlo dissacrare (e capita, come dicevo, spesso) con un linguaggio scomposto, sconclusionato, raffazzonato, infarcito di imprecisioni e scorrettezze, pressappochismo.  Seppure ostentato, come una lezione di storia, di civismo, di arte, di architettura o di origami e uncinetto, a seconda degli argomenti.  Il tutto sempre con sicumera e eloquio tribunizio.  In realtà uno stile misto tra le penose capronaggini del vero senatore Razzi e le spassose perifrasi insulse del finto Gustavo delle Noci di “Bovini adulti”, con cui vengono esposti vaticini (non richiesti e soprattutto non necessari) sui destini del mondo, dell’umanità, ridotti al rango di chiacchiere da bar.

Vedetelo il Consiglio Comunale (e soprattutto sentitelo, perché non l’hanno fatto in molti) su Youtube a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=kUus9idKkLg).   E se avete tempo controllatelo con attenzione e verificate.

A chi dovesse obiettare qualcosa posso fornire la trascrizione completa degli interventi, chiosata con le varie falle (di ogni genere, contenutistiche e formali) rinvenute ad un attento ascolto.  Ciò che difficilmente emerge nel flusso sproloquiale del discorso in cui vengono macinate affermazioni di ogni sorta, con piroette verbali, salti di logica, esercizi retorici spiazzanti.  Vi assicuro, non è edificante.  Uno studente dei primi anni delle superiori, in una interrogazione, sarebbe stato rispedito al banco.

Si dirà che ci sono cose più serie ed importanti, e che stare a perdere tempo nel trascrivere interventi di un Consiglio Comunale esanatogliese (fatica bestiale…) è un’idiozia.   Può anche darsi.  Ma penso che anche da queste piccole cose, da queste perdite di tempo, da queste apparenti idiozie, possano dipendere bricioline di salvezza dell’umanità.  Evitare le invasioni… GIUSTO!  Anche di quelli che, senza titolo, capacità e competenze, invadono terreni non loro: la storia, le scienze, le arti.   Non si tratta di non parlare di tali argomenti, ma di toccarli in maniera lieve, umile e non tronfia, tramutandosi in stucchevoli storici usurpatori, scienziati usurpatori. Usurpatori, invasori.

L’invito è a ponderare bene ciò che si dice e, visto che parlare a braccio e mantenere l’intelligibilità di ciò che si dice è estremamente difficile…, scrivetevelo prima!  Almeno provateci.  Così almeno si avrà la prova se è un vuoto linguistico, o… di idee.

4 Replies to “OSSERVATORIO: Come parla il Consiglio Comunale…?”

  1. Rita Lacchè ha detto:

    Hai ragione caro Pino grazie, io non ci posso credere, ma che stanno facendo una partita al bar? Alle donne mancano i bigodini! Poi che si fa? Di che parliamo il sindaco di adagiato non capisco quello che dice lui è legge…… Mi fermo veramente non ho parole…

  2. Andrea Bolognesi ha detto:

    La furia bellicista fa presa sulle menti deboli , vittime di una ormai cronica dissonanza cognitiva . Studiassero un minimo di storia recente non avrebbero certo il coraggio di appoggiare la NATO .

  3. Anonimo ha detto:

    Ho ascoltato gli interventi del Sindaco. Penso che in effetti abbia allargato troppo il discorso. E’ arrivato all’impero romano. Ma dato che l’argomento era la guerra in Ucraina ho trovato che sulla triste vicenda di quel paese è molto preparato.
    Claudio Taccucci

    • PinoBart ha detto:

      Ho scritto “A chi dovesse obiettare qualcosa posso fornire la trascrizione completa degli interventi”. L’ho fatto, in privato. Per Claudio che so essere persona colta e grande lettore, non è chiosata. Lascio a lui, se vorrà cimentarsi, la conferma o meno di quanto ho lamentato.

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